1. |
Vladimir
01:36
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Majakovskij al poligono di tiro mi ha sussurrato che è essenziale prendere bene la mira, per far esplodere la gioia dei giorni futuri, il mondo e tutto il resto…magra autoconsolazione, mi dice, parlare di rivoluzione, di tamburi e di piombo, adesso che le barricate le facciamo dentro ai centri commerciali, che al posto dei soviet abbiamo sale d’aspetto dalle pareti bianche se non nere, che le officine sono solo prigioni (ma che in fondo lo sono sempre state), che l’anima non disprezza più i soldi ma sono i soldi a disprezzare l’anima.
Non aspettarti alcunchè, neanche da questa pistola che se spara a salve o meno lo saprai solo dopo aver premuto il grilletto.
Quindi figliolo, ripete, prendi bene la mira e fai esplodere tutto, o almeno provaci…e che le tue idee vengano sparse al vento.
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2. |
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mentre intorno tutto brucia
gli occhi bassi,la noia,il benessere,la rivoluzione
morale comune,male comune
uno schiaffo alla vita su un cumulo di macerie.
io rifiuto! rifletto il riflesso nell'ombra di me
un riflesso di RIVOLTA
che non trova la sua immagine nello specchio della realtà.
il mio cuore è una vampa di illusioni
una notte che brucia di rabbia e di rancore
una passione che non lascia più dormire
che ritorna come un'onda
che si infrange sugli scogli.
resto ad occhi aperti ad aspettare
qualcosa che non arriverà
resto ad occhi aperti ad aspettare
qualcuno che non arriverà
la mia mano stretta a pugno
in un abbraccio un vortice
forse troppo veloce inutile innoquo
ma non riesco a pensare
che nulla valga la pena
che tutto rimanga immobile
non è la ruggine a tagliare le mie mani
aggrappate a queste sbarre
non è il cielo a tenermi intrappolato in bilico
dove nulla mi interessa per davvero
e allora mi dico
fa che questo vuoto possa non essere io.
io sono tutto quello che resta di noi.
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3. |
Immobili
01:40
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Sotto agli occhi c'è solo la miseria
di esseri stanchi
il vuoto riempie vite
una volta fatte azioni
oggi si gioca nel mondo di intenzioni
votate al sicuro fallimento
esiste uno spazio senza alcuna chiave
che porti sicurezza?
è l'ombra del potere
che ci ruba ogni luce di RIVOLTA
oggi sicuramente me ne andrò
ma non è questo il momento
di bandire ammainate e ideali
per lasciarsi soffocare dal nulla a venire.
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4. |
Meno Di Uno
03:28
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Questo silenzio è assordante
ma non fa più rumore di nulla
che non abbia già sentito
ho vissuto la paura di restare solo
la paura di morire
e quella di non farcela
ho lasciato le tue mani
abbandonando ogni ricordo
che avrebbe ucciso
ogni altro maledetto ricordo
anche se soli e sconfitti
saremo una nuova forma di RIVOLTA
le vostre paure che la notte
bussano alla porta
e allora ho corso più forte della vita
più forte della morte
un assalto impaziente
a sconfiggere il peso
e la ragione di questo dolore
anche se soli e sconfitti
saremo una nuova forma di RIVOLTA
le vostre paure che la notte
bussano alla porta
niente di quello che provo
resta attaccato alla mia pelle
una disperata ricerca di luce
che non si lamenta ne piange
ma rimane sbiadita
come se non fossi vestito di nero
solo per confondermi col vostro grigiore
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5. |
Schiavi (Il Galeone)
02:27
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Siamo la ciurma ignota di un galeon mortale
su cui brontola il tuono dell'avvenir fatale
Mai orizzonti limpidi schiude la nostra aurora
e sulla tolda squallida urla la scolta ognora
I nostri dì s'involano tra fetide carene siam macri, emunti schiavi
stretti in ferral catene
Nessun nocchiero ardito sfida dei venti l'ira ?
Pur sulla nave muda* vespero ognun sospira!
Sorge sul mar la luna ruotan le stelle in cielo
ma sulle nostre tombe steso è un funereo velo
Torme di schiavi adusti chini a gemer sul remo
spezziam queste carene o chini a remar morremo
Remiam finchè la nave si schianti sui frangenti
alte le rossonere tra il sibilar dei venti
Cos'è gementi schiavi questo remar remare?
meglio cader da prodi sul biancheggiar del mare
E sia pietosa coltrice l'onda spumosa e ria
ma pera in tutto il mondo l'infame borghesia
Falci del messidoro picche vermiglie al vento
sarete i nostri labari nell'epico cimento
Su gementi schiavi l'onda gorgoglia e sale:
di già balena e fulmina sul galeon fatale
Su schiavi all'armi all'armi!
Pugnam col braccio forte gridiam gridiam giustizia o libertade o morte.
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6. |
La Storia Si Ripete
03:15
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Non c'è posto più solitario
di quello in cui già siamo
non c'è gioia strappata
a questi giorni privi di RIVOLTA
e ora guarda questo crudelle miraggio
che puzza d'inganno
quest'orizzonte che tarda ad arrivare
cosa ci resta?
solo l'ennesimo desiderio
una bomba pronta a crollare
sul freddo cemento
un altare costruito
dai nostri stessi sbagli
ma perdiamoci fino alla fine
nonostante la pioggia
guarderemo il cielo e potremmo camminarci
e rovesciarlo sulle teste
di chi non ha il coraggio di guardare.
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Pirate Crew Records Cosenza, Italy
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