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P​.​C​.​R. 005 - Minoranza Di Uno - La Storia Si Ripete

by Minoranza Di Uno

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1.
Vladimir 01:36
Majakovskij al poligono di tiro mi ha sussurrato che è essenziale prendere bene la mira, per far esplodere la gioia dei giorni futuri, il mondo e tutto il resto…magra autoconsolazione, mi dice, parlare di rivoluzione, di tamburi e di piombo, adesso che le barricate le facciamo dentro ai centri commerciali, che al posto dei soviet abbiamo sale d’aspetto dalle pareti bianche se non nere, che le officine sono solo prigioni (ma che in fondo lo sono sempre state), che l’anima non disprezza più i soldi ma sono i soldi a disprezzare l’anima. Non aspettarti alcunchè, neanche da questa pistola che se spara a salve o meno lo saprai solo dopo aver premuto il grilletto. Quindi figliolo, ripete, prendi bene la mira e fai esplodere tutto, o almeno provaci…e che le tue idee vengano sparse al vento.
2.
mentre intorno tutto brucia gli occhi bassi,la noia,il benessere,la rivoluzione morale comune,male comune uno schiaffo alla vita su un cumulo di macerie. io rifiuto! rifletto il riflesso nell'ombra di me un riflesso di RIVOLTA che non trova la sua immagine nello specchio della realtà. il mio cuore è una vampa di illusioni una notte che brucia di rabbia e di rancore una passione che non lascia più dormire che ritorna come un'onda che si infrange sugli scogli. resto ad occhi aperti ad aspettare qualcosa che non arriverà resto ad occhi aperti ad aspettare qualcuno che non arriverà la mia mano stretta a pugno in un abbraccio un vortice forse troppo veloce inutile innoquo ma non riesco a pensare che nulla valga la pena che tutto rimanga immobile non è la ruggine a tagliare le mie mani aggrappate a queste sbarre non è il cielo a tenermi intrappolato in bilico dove nulla mi interessa per davvero e allora mi dico fa che questo vuoto possa non essere io. io sono tutto quello che resta di noi.
3.
Immobili 01:40
Sotto agli occhi c'è solo la miseria di esseri stanchi il vuoto riempie vite una volta fatte azioni oggi si gioca nel mondo di intenzioni votate al sicuro fallimento esiste uno spazio senza alcuna chiave che porti sicurezza? è l'ombra del potere che ci ruba ogni luce di RIVOLTA oggi sicuramente me ne andrò ma non è questo il momento di bandire ammainate e ideali per lasciarsi soffocare dal nulla a venire.
4.
Meno Di Uno 03:28
Questo silenzio è assordante ma non fa più rumore di nulla che non abbia già sentito ho vissuto la paura di restare solo la paura di morire e quella di non farcela ho lasciato le tue mani abbandonando ogni ricordo che avrebbe ucciso ogni altro maledetto ricordo anche se soli e sconfitti saremo una nuova forma di RIVOLTA le vostre paure che la notte bussano alla porta e allora ho corso più forte della vita più forte della morte un assalto impaziente a sconfiggere il peso e la ragione di questo dolore anche se soli e sconfitti saremo una nuova forma di RIVOLTA le vostre paure che la notte bussano alla porta niente di quello che provo resta attaccato alla mia pelle una disperata ricerca di luce che non si lamenta ne piange ma rimane sbiadita come se non fossi vestito di nero solo per confondermi col vostro grigiore
5.
Siamo la ciurma ignota di un galeon mortale su cui brontola il tuono dell'avvenir fatale Mai orizzonti limpidi schiude la nostra aurora e sulla tolda squallida urla la scolta ognora I nostri dì s'involano tra fetide carene siam macri, emunti schiavi stretti in ferral catene Nessun nocchiero ardito sfida dei venti l'ira ? Pur sulla nave muda* vespero ognun sospira! Sorge sul mar la luna ruotan le stelle in cielo ma sulle nostre tombe steso è un funereo velo Torme di schiavi adusti chini a gemer sul remo spezziam queste carene o chini a remar morremo Remiam finchè la nave si schianti sui frangenti alte le rossonere tra il sibilar dei venti Cos'è gementi schiavi questo remar remare? meglio cader da prodi sul biancheggiar del mare E sia pietosa coltrice l'onda spumosa e ria ma pera in tutto il mondo l'infame borghesia Falci del messidoro picche vermiglie al vento sarete i nostri labari nell'epico cimento Su gementi schiavi l'onda gorgoglia e sale: di già balena e fulmina sul galeon fatale Su schiavi all'armi all'armi! Pugnam col braccio forte gridiam gridiam giustizia o libertade o morte.
6.
Non c'è posto più solitario di quello in cui già siamo non c'è gioia strappata a questi giorni privi di RIVOLTA e ora guarda questo crudelle miraggio che puzza d'inganno quest'orizzonte che tarda ad arrivare cosa ci resta? solo l'ennesimo desiderio una bomba pronta a crollare sul freddo cemento un altare costruito dai nostri stessi sbagli ma perdiamoci fino alla fine nonostante la pioggia guarderemo il cielo e potremmo camminarci e rovesciarlo sulle teste di chi non ha il coraggio di guardare.

about

Noi vi malediciamo in nome del pantheon delle nostre inesistenti divinità.
Vi malediciamo, noi, ammutinati della prima ora che sul galeone non siamo mai voluti salire, perchè le avvisaglie della tempesta erano dipinte sulle vostre facce, nei vostri gesti insicuri, tesi ad accaparrarvi le botti, le poche provviste, le vostre vite e quelle degli altri come noi, che non valgono un cazzo per nessuno. Nessuno.
Perchè il naufragio siete voi, siete sempre stati voi, la scogliera che irrompe, le onde che annegano la nave che affonda e le alghe che avvolgono e imprigionano, siete sempre stati voi.
E non ve ne siete mai accorti, perchè non ci si accorge di essere in gabbia se sei tu stesso la gabbia, la spirale che gioca al ribasso, il mulinello sempre uguale di soprusi e ingiustizie che ci lascerà tutti sfocati sul fondo.
E allora vi malediciamo, ad alta voce e guardandovi negli occhi, perchè la storia si ripete e non prima in tragedia e poi in farsa ma sempre e ogni volta in tragedia, una tragedia che a voi sembra normalità.
La nostra maledizione peserà come un macigno, ma sarà l'unico appiglio per rimanere a galla.
Maledetti!


La storia si ripete, le ferite si riaprono
il sangue insegue solchi sempre uguali
e li riempie
e gli argini non reggono
non possono reggere
sempre e ancora
la rabbia che germoglia
da questa spirale,
affaticato
si scuote
e cresce
sino a diventare pioggia.
L'elemosina del tempo
mi lascia ricordare
l'ombra dei giorni
in cui ti tenevo la mano
aspettando l'uragano.

E forse è l'unico rifugio sicuro
in cui posso sperare.

credits

released October 7, 2019

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